2008
La donna re

2008, 2+8=1.
Sinonimo di principio ma anche ordine d’arrivo.
Segno di forte individualità.
L’energia femminile unita alla forza maschile da origine all'individuo perfetto.
I tratti si sovrappongono, si fonde la dualità che vede gli esseri umani in costante ricerca dell’altra metà.
La donna re è l'essere illuminato al di sopra dei sessi.
Unisex come superamento di antitesi.
Il triangolo come espressione di questa perfezione suggerisce le linee.
Geometria non solo come esercizio di stile; la matematica come espressione divina.
La collezione unisce i simboli numerici del 3, lo spirito, con il 4, il nostro mondo materiale(le stagioni, i punti cardinali, le dimensioni).
Principi esoterici suggeriscono alcune costruzioni dei capi.
La donna re è soprannaturale, seppure mortale.
E’ la forza senza aggressività, la forza calma.
Il bianco è il suo colore, la sintesi di tutte le emozioni.
Purezza e colpa che convivono.
Marlene Dietrich, la diva, la femmina, l’uomo.
Spolverini oversize e microgiacche si sovrappongono.
Altrove giochi di revers su giacche dimenticate, stratificazioni di tessuti creano preziosi assemblaggi. I tessuti croccanti enfatizzano i tagli geometrici. Trasformismi.
Giacche maschili intrecciate come liseuse. Pantaloni. Pantagonne, pantaloni arrotolati.
La testa è al centro dell’attenzione, la schiena anche.
La donna re non lo è per discendenza.
La donna è re per attitudine.
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